BOTH WAYS è stato uno tra i progetti più interessanti ed innovativi che ho realizzato nel 2020. L’integrazione tra spazio reale e spazio virtuale è stato un unicum nel suo genere. Far interagire lo spazio virtuale con lo spazio reale non è solo un problema tecnologico ma è anche un problema di percezione.
Partendo dall’allestimento su “carta” realizzato da Gabriele Pitacco (http://www.gp-a.it/), ascolta la sua intervista nel podcast Linea di stitching sul MIRA Morandini, è stato sviluppato l’ambiente virtuale che era di fatto una copia digitale visitabile in modo virtuale. il lavoro di costruzione è proseguito quasi parallelamente in quanto lo spazio reale sarebbe stato pronto poco prima dell’inaugurazione perciò quasi impossibile riprodurlo nel virtuale partendo da immagini reali.
Possiamo dire che le due versioni si sono create assieme e si sono adattate assieme alle modifiche in corso d’opera in particolar modo per il posizionamento delle opere d’arte, ma all’inaugurazione il visitatore reale e il visitatore virtuale potevano esperire la stessa identica mostra, a parte alcuni oggetti che era impossibile e insensato riprodurre nella versione virtuale e sono stati riproposti in forma di contributo video.
Quest’esigenza derivava dal concept del progetto ideato da Giuliana Carbi di Triestecontemporanea, che prevede la commistione, l’ibridazione, la doppia comunicazione tra spazi diversi, inizialmente fisici ovvero la “comunicazione ed il collegamento” tra diverse città e in seguito dall’ambito virtuale che ha permesso di replicare l’esperienza delle varie città in tutto il globo.
Leggi l’articolo su Architizer (thx Gabriele)
Leggi il Making of di BOTH WAYS Parte 1 | Parte 2
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Leggi il concept di BOTH WAYS su Triestecontemporanea