Half-Life: Alyx, la prima impressione

Chi mi conosoce sa che non sono un patito del gaming, ma sono un convinto seguace della realtà virtuale, non per nulla state leggendo su un blog dedicato alle realtà immersive.

Quando la Hello Games annunciò la sua versione VR di No Man’s Sky non vedevo l’ora di provarla e spesso mi perdo nel vagare nell’universo generato proceduralmente. Non ci perdo le gironate ma ogni tanto mi piace scoprire qualche pianeta alieno o individuare una nuova parola Vy’keen.

Half-Life: Alyx o HLA, acronimo che viene utilizzato in rete, è un altro mondo. L’ho installato il giorno dell’uscita (23/03/2020) incuriosito dalla qualità delle preview e anche dalla possibilità di creare mondi con un editor, che però in questo momento sembra non sia disponibile.

E la qualità non ha assolutamente disatteso le mie aspettative, anzi. La prima impressione è di essere immersi in un film, ok è un videogioco, ma la qualità dei dettagli e l’interattività con praticamente tutti gli oggetti persenti rende l’esperienza una tra le migliori mai provate.

Non mi sono ancora inoltrato nel gaming vero e proprio e mi sono limitato ad esplorare un po’ l’interattività e l’ambiente iniziale e penso che con HLA la realtà virtuale ha fatto un passo da gigante.

Il mio sistema è un PC con CPU i7-8700K, 64GB Ram e scheda video GTX1080 Ti con visore Oculus Rift a due sensori.