L’Invenzione di Morel di Adolfo Bioy Casares

L’invenzione di Morel dello scrittore argentino Adolfo Bioy Casares non è solitamente inserito tra i testi che parlano di realtà immersiva ma a mio avviso può farne parte. La storia parla di un naufrago che arriva su un’isola e scopre che è abitata da persone, essendo un fuggitivo cerca di nascondersi dalla loro vista, ma poi scopre, anche grazie all’incontro con Faustine, che tutti, compresa lei, si comportano in modo strano.

[SPOILER]

Ho inserito questo racconto breve tra i testi dedicati al monto immersivo perché il personaggio scopre che le persone, tutte le persone dell’isola, non sono altro che proiezioni attivate dalla macchina realizzata da Morel che con l’andamento delle maree avvia la registrazione “olografica” che l’inventore ha creato per rivivere i momenti della sua vita. Questo di fatto è una sorta di realtà aumentata in quanto le proiezioni si adattano al mondo reale dell’isola.

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