Upload e la distanza temporale tra realtà e immaginazione

Ho finito di vedere la serie di Amazon dopo due giorni e mi aspettavo la solita presa di posizione distopica. Qualcuno potrebbe pensare che alcuni elementi centrali della serie lo siano, non entro nel merito per non fare eventuali spoiler, e mi limito a quello che si può leggere in giro. Non credo sia distopica perché è molto legata al quotidiano, ok non siamo ancora a quel livello tecnologico ma a livello comportamentale/sociale ci siamo già da tempo. Il sempre connessi, il meme/influencer del momento, i rapporti interpersonali creati o mediati da un device sono solo alcuni elementi che coincidono con il nostro mondo. Potremmo dire che è come una sorta di viaggio in un paese estremamente avanzato e la plausabilità dell’esistenza delle tecnologie è banalmente dovuta dallo stupore della nostra ignoranza.

Il tema del trasferimento della coscienza in una macchina è stato affrontato molte volte nella fantascienza, ma il fatto di “quasi” viverla ci spiazza. Black Mirror docet. La sensazione è che la distanza tra la fantascienza ed il quotidiano, il gap tra immaginazione e realtà si stia assotigliando sempre più. Abbiamo superato il 2019 di Blade Runner assieme al futuro di Ritorno al futuro e quella fantascienza sembra teneramente naive (le macchine volanti). Il tempo del futuro si sta acavallando con il quotidiano tanto da essere a mesi se non settimane di distanza dal soggetto del nuovo film o racconto di fantascienza o addirittura la realtà anticipa la fantascienza.