Da metà anni ’90 si entrò in quella fase che venne definita “L’inverno della VR“. Lo sviluppo di nuovo hardware per la VR cessò ma la ricerca continuò assieme allo sviluppo di alcuni software che anticiparono il periodo che iniziò alla fine della prima decade del terzo millennio.
Uno tra i software più famosi sviluppati in quel periodo fu QuickTimeVR, un formato digitale di immagini panoramiche che permetteva di essere visualizzato in una pagina web tramite l’embed del plugin QuickTime. Il QTVR, introdotto nel 1995 nei player QuickTime, permetteva vere e proprie visite in ambienti a 360° collegati tra loro da link detti hotspot e le immagini panoramiche venivano create con lo “stitching” (cucitura) di vari scatti fotografici. Il QTVR fu abbandonato nel 2009.
In questo periodo la tecnologia della realtà virtuale non scomparve totalmente, ma fu utilizzata in ambito universitario e industriale in particolar modo nell’ambito del design. Il sistema utilizzato era il C.A.V.E. Cave Automatic Virtual Environment o Computer Assisted Virtual Environment.
I sistemi cave sono ancora utilizzati e potremmo considerare la Virtual Production del cinema una naturale evoluzione dei sistemi C.A.V.E.