Neuromante – W. Gibson

Il libro del 1984 che ha decretato la nascita del movimento cyberpunk dove il protagonista si muove in una specie di rete virtuale definita cyberspace, ma che molto ricorda la rappresentazione VR. Primo episodio della Trilogia dello Sprawl descrive il mondo digitle in cui si muovono gli hacker.

“Neuromante” di William Gibson è un romanzo di fantascienza cyberpunk pubblicato nel 1984. Ambientato in un futuro distopico, segue il protagonista Case, un hacker esperto privato delle capacità di accedere al ciberspazio. Offerto una chance di recupero in cambio di servizi, Case si unisce a Molly, una razza di mercenari tecnologici, per svelare un complotto di corporazioni e intelligenze artificiali. Il romanzo introduce il concetto di ciberspazio e descrive una società pervasa da tecnologia, corruzione e conflitti. Un capolavoro che ha definito il genere cyberpunk.

Non è propriamente un libro sulla realtà virtuale, difatti non la cita mai, ma identifica il ciberspazio come luogo digitale. Il ciberspazio negli anni ’90 è il termine utilizzato per definire gli ambienti virtuali che verrà soppiantato dal termine metaverso negli anni 2000. Neuromante è uno tra i testi importanti per l’immaginario collettivo della scena VR.

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