Meet the creatives: Lucas Rizzotto

Lucas Rizzotto – Building Magic. Così recita il claim del suo canale Youtube. Lucas è un creativo/regista/sviluppatore XR originario del Brasile ma cittadino del mondo ed è un vero e proprio “inventore” di esperienze immersive. Autore di Where Thoughts Go, uno tra i lavori più interessanti in VR che abbia visto, è un creativo a 360°. L’ho incontrato al WorldXR Forum a settembre 2019 e abbiamo fatto una breve chiacchierata sul suo lavoro.

Da dove e come nasce l’idea di Where Thougths Go?

Where Thoughts Go è un storia in realtà virtuale ambientata in un mondo dove i pensieri sono queste piccole creature che dormono e ognuna nasconde un messaggio vocale di una persona che è stata in quel luogo prima di te. “Svegliando” queste piccole creature attivi anche il messaggio che le persone hanno lasciato e per continuare devi creare i tuoi messaggi che diventeranno altre creature che popolano il mondo di Where Thoughts Go. Il tutto si svolge attraverso dei capitoli e ogni capitolo ha qualcosa di particolare e così in ogni luogo si esplora il pensiero delle altre persone in modo anonimo e casuale.
Tutti i progetti a cui lavoro sono una sorta di estensione del mio Io (perché sono, il modo in cui penso) e mi piace molto parlare con gli estranei e la cosa che ho scoperto è che le storie delle persone sono molto complesse, intriganti e che la realtà è molto più complessa di qualsiasi storia io possa inventare. Perciò perché non creare una storia in VR alimentata, non da una storia che ho scritto, ma da una storia collettiva. Questo ha permesso di unire le mie passioni come il filmmaking, lo storytelling, il gaming. Non è stato un processo pianificato, ma un percorso che si dispiegava davanti a me.

Come hai sviluppato Where Thoughts Go?

L’ho realizzato usando Unity. Prima del 2017 non avevo nessuna esperienza nella programmazione. Ho molte idee ma non sapevo come realizzarle così mi dedicai allo studio della programazione e del gaming. Prima di Where Thoughts Go ho realizzato tre piccole app in mixed reality per affinare la tecnica e Where Thoughts Go è il quarto lavoro che ho realizzato, ma il primo con una forte componente di storytelling. Di fatto è il primo lavoro che mi ha fatto “immergere” nel codice. all’inizio non ero in grado di realizzarlo ma ho sfrutato internet per imparare, incontrando amici e mentori che mi hanno aiutato. La cosa importante è avere una forte voglia di creare qualcosa, delle risorse ovviamente, ma anche molti amici che ti aiutano quando ti blocchi in qualche parte del processo.

Recentemente hai aperto un canale Youtube, com’è nata quest’idea?

Se hai una conoscenza ed esiste solo nella tua testa in qualche modo non esiste. Così credo che quando abbiamo delle idee interessanti o quando impariamo qualcosa è bello che entri nelle teste degli altri così è importante che esista oltrea la tua mente. Non so cosa esattamente diventerà il mio canale YouTube. Quando ho dovuto fare la versione di Where thougths go per l’Oculus Quest era molto difficile per me perché non avevo molta conoscenza su come programmare.

Nei video ho cercato di condensare quello che avavo imparato e rendendo il video il più divertente possibile per essere meno pesante per chi li guarda. Non è solo un fatto di condivisione della conoscenza, ma aiuti anche a far risparmiare del tempo alle persone e se penso che su internet ci sono persone che dedicano anni a progetti open sourse per aiutare gli altri, penso sia la cosa giusta da fare, la cosa più logica, perciò perché non farlo.

Cosa consiglieresti ad chi si avvicina al mondo della XR?

Di imparare a programmare e acquisire le skill tecniche, so che può spaventare all’inizio ma è come per i film maker che devono imparare ad usare la videocamera e tutte le tecniche ad essa legate. Conoscere la programazione, il coding, permette di creare dei prototipi senza dipendere dagli altri, ma comprendi anche quali sono i limiti e puoi sperimentare. Un buon creativo deve sapere sempre come gestire le risorse, non solo in senso monetario, ma anche dal punto di vista hardware e software. Un’altra cosa che ritengo importante è di essere presente agli eventi, la gente deve sapere che esisti.
Perciò imparare a programmare, sperimentare e non isolarsi, essere presente nel mondo della XR.


Questa chiacchierata con Lucas lìho fatta un anno fa e aveva aperto il canale YouTube da poco. Recentemente ha pubblicato un video molto divertente su come ha creato un portale per incontrare un suo amico.

Per seguire Lucas potete iscrivervi al suo canale YouTube o seguirlo su Twitter e se volete supportare il suo lavoro ha anche una pagina Patreon.