L’uncanny valley è una teoria del 1970 dello studioso Masahiro Mori e identifica un’ipotetica correlazione tra la verosomiglianza di un oggetto con l’essere umano e la risposta emotiva a questo oggetto. In sostanza l’essere umano è abituato a vedere un volto o un corpo umano ed appena percepisce una leggera irregolarità, questa diventa motivo di turbamento ed inquietudine. Questa teoria è stata applicata inizialmente alla robotica ma, con l’avvento degli avatar nei social VR, si sta applicando anche alle realtà immersive. La cosa particolare di questa teoria è che se l’avatar è molto strano, ovvero si allontana dalla forma umana, il cervello lo accetta senza problemi e senza attivare quel senso di turbamento presente negli avatar simil umani. Probabilmente per questo motivo gli avatar nei vari social VR sono tendenzialmente fumettosi. In italiano uncanny valley viene tradotto in valle o zona perturbante.
Uncanny valley
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